San Damiano - Medioevo alla rovescia: la festa dei folli
Nel basso medioevo la Festa dei Folli, conosciuta anche come Asinaria festa o festum stultorum, si svolgeva nel corso dei dodici giorni che intercorrevano tra il Natale e l’Epifania: in quel periodo, riservato all’esaltazione del mondo alla rovescia, gli ultimi nella scala sociale prendevano provvisoriamente il posto delle autorità costituite.
Il rifiuto delle regole e la contestazione dell’ordine sociale culminavano in cortei sfrenati, danze, banchetti, doni e festeggiamenti, viatico di salute, ricchezze e felicità per il nuovo anno; spesso i gruppi festanti si snodavano per le vie o sui sagrati delle chiese o delle cattedrali, guidati dai diaconi e da alcuni membri del basso clero.
Gli Statuti di Asti, a differenza di altre città italiane, non prevedono norme o divieti volti a limitare gli eccessi dei festeggiamenti durante le adunate dei folli. Ma anche se mancano attestazioni per il periodo medievale, feste sregolate, collegate da un lato alle falloforie del mondo romano, dall’altro al Carnevale, di certo non mancarono nel nostro territorio.
La Chiesa tentò invano di estirpare queste pratiche, condannando l’uso delle maschere, ritenute “diaboliche mistificatrici” del volto dell’uomo, creato secondo la Bibbia a immagine e somiglianza di Dio.
Le uniche maschere permesse dalla censura ecclesiastica raffiguravano il diavolo (monito per i peccatori) o le allegorie dei mesi, delle stagioni, delle arti e dello scorrere della vita.
Personificazione della follia era il giullare (joculator) musico, giocoliere, cantore, acrobata o buffone. Egli svolgeva prevalentemente la sua attività nelle piazze o per le contrade, ma spesso si esibiva in occasione di eventi e conviti al cospetto di nobili e borghesi, in cambio di denaro e ospitalità; presso le corti si soleva celebrare la festa dei folli con banchetti e doni rituali, scambiandosi una corona, una sfera o un anello d’oro, per propiziare l’anno incipiente.
Il corteo rosso blu rievoca questo colorato evento rappresentando i riti e i personaggi della festa.